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Oltre i formaggi a lunga stagionatura gli intolleranti al lattosio oggi sono agevolati dall'evoluzione alimentare che ha permesso la nascita di alimenti privi lattosio, prodotti solo da alcune marche ben precise ma presenti ormai in tutti i supermercati. Formaggi come i fiocchi di latte, i formaggi spalmabili, la mozzarella e la ricotta di vacca o di pecora abitualmente sono cibi assolutamente vietati per chi soffre di intolleranza la lattosio. Oggi possono invece essere consumati anche da chi non li tollera bene, ma bisogna sempre stare attenti a non eccedere con le quantità. Questi formaggi possono essere ingeriti perché ad essi viene aggiunto il lattasi, che per mezzo di un lievito, divide il latte in due zuccheri con un conseguente sapore ancora più dolciastro. Invece, chi ha un livello di intolleranza più basso può provare a consumare in piccole quantità formaggi come l'asiago, il caciocavallo, la caciotta, il caprino, la fontina e la crescenza.
Tra i formaggi a lunga o lunghissima stagionatura che sono più amati dagli intolleranti al lattosio il più diffuso è sicuramente il parmigiano reggiano DOP. La stagionatura di almeno 36 mesi lo rende innocuo per gli intolleranti che possono consumarlo a volontà senza temere conseguenze o disturbi di alcun tipo. In alcune zone d'Italia, come nelle Marche, si produce anche un tipo di parmigiano che viene stagionato per ben 120 mesi. Insieme al parmigiano reggiano altri formaggi sono più digeribili per gli intolleranti come l'emmenthal, il gorgonzola, il grana padano, la provola affumicata e dolce, e il pecorino stagionato per lunghi periodi. Tutte le intolleranze hanno un grado diverso di gravità e può succedere che alcuni soggetti riescano a consumare un formaggio con piccole tracce di lattosio, ma bisogna testare sempre i propri limiti iniziando con quantità limitate.
Di recente si è sviluppata un'aspra polemica fra l'Italia e la Commissione Europea in merito all'uso di formaggio senza latte. Secondo l'Europa anche il nostro Paese deve uniformarsi agli altri stati che attualmente producono formaggio utilizzando succedanei del latte. Ma l'Italia non ci sta ad abbassare la qualità dei suoi prodotti caseari genuini e ne è nata una polemica internazionale ancora oggi aperta. In alcune zone d'Europa già si è accettato di modificare alcuni prodotti di largo consumo come la cioccolata o il vino: paesi come Bruxelles ormai rinunciano a cacao e uva per la loro produzione. Se la legge diventasse effettiva gli intolleranti al lattosio potrebbero consumare qualsiasi tipo di formaggio senza preoccupazione ma a che prezzo? Ne risentirebbero la genuinità e il gusto e gli standard qualitativi elevati della produzione italiana si andrebbero perdendo.
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