Per chi ha il problema di allergia al lattosio alimenti permessi ma vuol restare vicino alla tradizione e continuare a consumare formaggi di latte, così come yogurt e altri prodotti, esistono intere gamme assolutamente sicure. Il parmigiano reggiano DOP a lunga stagionatura è privo di lattosio, come il grana, sempre a lunga stagionatura. Formaggi a pasta molle come il gorgonzola, se fatti maturare per molto tempo dal produttore presentano quantità minime se non nulle,a seconda della varietà, ma anche il groviera stagionato, il pecorino, sempre stagionato e a pasta dura, e molti altri insospettabili, purché non freschi, come asiago e formaggi caprini. La scissione del lattosio, infatti, in questi formaggi avviene ad opera dei batteri che ne determinano la maturazione. In ogni caso sulle confezioni è sempre riportata l'indicazione della presenza o meno del lattosio.
Un buon sistema per risolvere il problema alla radice è quello dell'uso dei formaggi vegetali, assolutamente privi di lattosio. Esistono molte tipologie di formaggio vegan assolutamente buonissime. In sostanza il processo di caseificazione viene fatto su grassi vegetali e usando latte derivante ad esempio da cereali o da frutta secca e con l'aggiunta di vari oli adatti a questo tipo di lavorazione, con il risultato di formaggi gustosi e che nulla hanno da invidiare alla controparte animale. In commercio ne esistono sia di freschi e spalmabili che di più stagionati, spesso dal gusto pronunciato e caratteristico che sicuramente non faranno rimpiangere la versione a cui siamo intolleranti. Si tratta di prodotti assolutamente sani e spesso davvero leggeri, soprattutto se messi a fianco di quelli tradizionali. Così possiamo essere del tutto certi che i nostri dubbi su allergia al lattosio alimenti permessi ricevano una risposta automatica.
Da un po' di tempo si sente parlare molto di allergia al lattosio alimenti permessi, ma di cosa si tratta in pratica ? Il lattosio è un disaccaride del latte che ne costituisce la quasi totalità della componente zuccherina, raggiungendo una quantità di quasi il 5% del suo peso. La sua digeribilità non è universale ed è legata alla presenza di una mutazione genetica nell'uomo, che non si manifesta in maniera omogenea nelle popolazioni. Tale mutazione si manifesta come mancata persistenza della lattasi in età adulta e sostanzialmente si traduce in una difficoltà digestiva piuttosto fastidiosa, ma da non confondersi con una allergia. Sostanzialmente il nostro sistema digerente non è sempre in grado di dividere in zuccheri semplici il lattosio. In pratica la flora intestinale si trova a dover affrontare una sostanza non semplificata e le conseguenze, spesso fastidiose vanno dalla fermentazione e appesantimento, fino al meteorismo intenso e alla diarrea. Ovviamente è consigliata una diagnosi da parte di uno specialista prima di poter essere sicuri che non vi siano altri problemi digestivi a monte.
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