La celiachia è causata dal glutine, presente in molti cibi facenti parte della nostra alimentazione quotidiana come il pane e la pasta, che scatenano all'interno dell'intestino tenue una reazione immunitaria. Questa causa un'infiammazione del rivestimento interno dell'intestino e dei villi intestinali, provocandone la loro atrofia con il conseguente cattivo assorbimento di alcune sostanze nutritive che giovano alla buona salute generale dell'individuo. Nei bambini la celiachia è in grado addirittura di rallentare lo sviluppo e la crescita, ritardando la pubertà e favorendo una bassa statura, che persiste anche da adulti. Altri danni dovuti alla celiachia si possono riscontrare anche a livello dello smalto dei denti, a livello neurologico con conseguente iperattività, mancanza di attenzione e rallentamenti nell'apprendimento.
Se si presentano alcuni disturbi della celiachia, ed essa non è stata ancora diagnosticata, è possibile sottoporsi ad una serie di test ed esami per accertarsi di non esserne affetti, o in caso di esito positivo, prendere tutte le misure per cercare di arginarla. Prima di effettuare qualsiasi esame non bisogna interrompere l'assunzione di cibi contenenti glutine, per evitare che i loro risultati non siano significativi. Il primo esame da eseguire è quello del sangue, per rilevare se vi è la presenza di anticorpi che indicano una risposta immunitaria verso il glutine. Gli anticorpi potrebbero essere presenti anche senza sintomi significativi della malattia. In presenza di esami del sangue positivi si può effettuare un'endoscopia dell'intestino tenue con un'eventuale biopsia del tessuto dei villi.
L'unico rimedio per combattere la celiachia è un'alimentazione priva di glutine. Per eliminarne i disturbi quindi, si deve cercare di non mangiare alimenti che contengono grano, farina, semola, orzo, segale, farro, malto e più in generale quelli che contengono glutine. Se si evita di ingerire questa tipologia di cibi, in genere, dopo alcune settimane, i sintomi ed i disturbi della celiachia iniziano a regredire, ma la completa guarigione può richiedere mesi o anche anni, poiché essa richiede la ricostruzione di tutti i villi intestinali precedentemente danneggiati dalla malattia. È importante quindi controllare le confezioni dei prodotti alimentari per accertarsi che essi non contengano glutine. Infatti se ne possono trovare tracce anche in alimenti come birra, sughi, minestre e molti altri.
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